sabato 24 ottobre 2009

All’attenzione del Sindaco e del Consiglio Comunale di Alice Castello (VC)

All’attenzione del Sindaco e del Consiglio Comunale di Alice Castello (VC)

Alice Castello, 24 ottobre 2009

“Ormai tutti hanno capito che l’anglicizzazione degli ultimi anni non è né fatale né necessaria ed anzi, quando non truffaldina, inutile e coatta. In Francia nel luglio 2003 è stato ufficialmente vietato l’uso di e-mail, sostituito con courriel, nei documenti della pubblica amministrazione. Cosa succederebbe se si prendesse una decisione analoga nel nostro paese?”.

Con queste parole Lucio D’Arcangelo conclude il suo saggio BREVIARIO DI ITALIANO: “18 punti per salvare la nostra lingua” (Edizioni Solfanelli, Chieti 2009) nel quale mette l’accento sull’ingresso sempre più inopportuno e invadente della lingua inglese nel nostro paese.
Che però questa tendenza abbia raggiunto livelli a tratti grotteschi – trend, welfare, call center, break, meeting, marketing, shopping, share, audience, fino a improbabili “occhial house” o “pizzacenter” -, è fatto che dovrebbe far riflettere su questa nostra dipendenza psicologica.
E i primi responsabili di tale andazzo sono troppo spesso i nostrani politici che per qualche astrusa ragione anche in questo campo riescono a far passare interessi non propriamente nazionali.
Fatte pertanto queste considerazioni e con l’intenzione di prendere coscienza su questo non secondario problema, suggerisco perciò a tutti i componenti del consiglio comunale di bandire l’intercalata “O.K.” che troppo spesso fà capolino proprio durante i pubblici consigli: un piccolo sforzo per un’importante presa di coscienza sulla ormai incontenibile decadenza della lingua italiana.

Lodovico Ellena
Assessore alla cultura
Alice Castello (VC)



PS
Il termine O.K. ha una sua curiosa storia. Alcuni affermano che si tratti dell’abbreviazione dei biscotti Orrin Kendall consumati dai soldati durante la guerra civile americana, altri invece sostengono sia l’abbreviazione del porto haitiano di Aux Cayes il cui rhum era particolarmente apprezzato dagli americani. Ma esiste una terza versione; Old Keokuk capo indiano, aveva firmato un accordo con le sue iniziali: secondo alcuni da questo episodio nacque il “tutto bene”, ovvero l’O.K. Fu nel 1839 che il termine apparve per la prima volta, ma un’ulteriore versione arrivò con i bollettini militari della Seconda Guerra Mondiale: “0″ (zero) killed, ovvero nessun morto.

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